Sai papà perché volevo che mi leggessi tu la storia oggi?
Hmm, forse perché ti piace che io non le legga ma me la
inventi.
È vero! Ma oggi mi racconti di quella cosa che mi avevi
detto della Forza; di com’era una volta… che non mi ricordo?
Vuoi dire quella storia di cui ti parlai dopo che eri
stato a vedere l’ultimo film di Star Wars; quella storia che parlava anche di
Dragon Ball?
Sì, sì!
Ok, ma è una storia lunga, anzi lunghissima. Facciamo
così: ogni giorno che rimani a dormire qui dai tuoi nonnini, se vuoi, te ne
racconterò un pezzo.
*
Sappi allora che ciò che tu chiami “forza”, esattamente
come ciò che chiamiamo “vita” e come tutte le cose, una volta era molto diversa
da come te la puoi immaginare ora. Le cose cambiano sempre e noi insieme a
loro. D’altronde, anche quando sogniamo, la vita è diversa da come la viviamo
da svegli.
Ebbene, tantissimo tempo fa, la forza fu ciò che tenne
tutte le cose insieme per evitare che si perdessero, che non si trovassero più.
Le ha strette talmente tanto che le ha fatte mischiare e si è mischiata con
loro.
Come quando la mamma mi rimbocca le coperte?
Certo, e come quando anch’io ti rimbocco le coperte.
Ma la mamma fa più forte, sembra proprio che voglia
stritolarmi!
Ma infatti è così. Le mamme in verità vorrebbero fare
come la forza e stritolare (il papà spreme il figlio che ride) i propri
figli per mischiarsi di nuovo con loro.
Ma papà, cosa dici!
Dai, non preoccuparti, non lo farà. Ai grandi, devi sapere,
piace un sacco far finta di fare le cose, quasi più che farle davvero; ma
andiamo avanti.
L’abbraccio della forza ha fatto sì che la Terra si
creasse.
Ma quindi è la forza che ha creato tutto?
No. La forza è come una pentola che tiene insieme tutti
gli ingredienti; o forse è il fuoco che li cucina; o forse è entrambe le cose.
Ma comunque non starei troppo a pensare a chi ha creato le cose. Magari si sono
create tutte insieme. È come un discorso: chi lo crea? Una serie di persone che
si ritrovano insieme…insomma.
Cos’è successo poi alla forza? Tantissime o forse
infinite cose. Gli alberi, l’aria, l’acqua gli animali e poi gli uomini
potevano usarla a proprio piacimento. Era facile, senza problemi né capricci.
Chi voleva essere forte bastava che pensasse di esser forte e lo sarebbe
diventato. Certo una formica che si sentiva forte non poteva diventare forte
come un leone che si sentiva forte, così come un pigrone che non faceva nulla
non poteva diventare forte come una persona allenata, intelligente e
concentrata. In base a ciò, alcuni uomini riuscirono a diventare fortissimi. La
forza era ovunque e facilmente utilizzabile da chiunque.
Fu così che un giorno un ragazzo capì meglio di tutti gli
altri.
La sua forza divenne
gigantesca. Riusciva a farci quel che
voleva.
Imparò a volare, il giorno dopo a lanciare onde
energetiche che potevano distruggere palazzi interi, il giorno dopo ancora
imparò a costruire oggetti e anche a creare la vita. Era talmente eccitato
dalla sua forza che la utilizzava continuamente. Distruggeva e creava senza mai
fermarsi. Ma intanto, tutto ciò che era intorno a lui soffriva dei suoi
continui cambiamenti e allora cominciò a sentirsi male. Si rese conto che non
era più lui a governare la forza ma era la Forza ad aver preso il controllo del
suo corpo. Dopo quel pensiero il suo corpo
cominciò a gonfiare sempre più e l’energia che emanava cominciò a distruggere
ogni cosa.
In breve crebbe tanto che
avvolse tutto il mondo.
La sua testa persa nello
spazio guardava il resto del suo corpo che sembrava un enorme magma e nube che
avvolgeva tutta la Terra. Terra ormai che sentiva sgretolarsi sotto le sue
grinfie. E mentre il suo corpo cominciò a
esplodere lasciò tra le stelle un grido: Mamma!
*
(si apre la porta della camera – entra la mamma)
Chi è?
Ciao, mamma.
Cosa state facendo? Perché non dorme ancora?
Gli stavo raccontando di Akira amore.
Akira? Ma ti pare il caso?
Vabbè che è vacanza…
No amore, non è proprio Akira…dai non ti preoccupare. È
vacanza…
Va bene, ma non esagerate, ok?
Ok, amore non preoccuparti.
‘Notte mamma.
‘Notte cucciolo.
*
Papà chi è Akira e perché la mamma era tanto preoccupata?
Niente, ti ha mica fatto paura la storia finora?
Hmm…
Un pochino, forse? Ma non importa è normale e poi mica
era finita, anzi non finisce proprio.
Ma quando arrivi a Star Wars e Dragon Ball?
Ora, ora...pazienta.
*
Fu quel grido “Mamma” lanciato nello spazio da quel
bambino a ricreare il mondo. E in questo nuovo mondo la Forza decise di tenersi
un po’ distante dalle vicende umane perché era troppo pericoloso. Nella storia
che ti racconterò nei prossimi giorni ti spiegherò come si è ricreato quel
mondo da cui poi si creò quello di Star Wars da cui poi si creò il nostro.
In breve, quel nuovo mondo creatosi, era quello di Dragon
Ball. La forza diventò qualcosa che solo in pochi potevano conoscere e che
ancora meno persone potevano padroneggiare. Purtroppo a questi ultimi bastava
poco sforzo per distruggere un pianeta intero e così la forza dovette
allontanarsi ancora di più dalla portata degli uomini.
Infatti a Freezer bastava un dito solo!
Appunto, non andava bene. Il mondo dovette nuovamente
cambiare e, alla fine di tutte quelle vicende che ben conosciamo, il mondo
divenne quel che abbiamo visto in Star Wars.
Papà, ma queste cose sono successe davvero?
E chi lo sa? Io so solo che, la realtà, è quello che
prima chiamavamo fantasia; se si sono fatti tanti film, racconti e storie su
queste avventure secondo me sono successe davvero. Piccolo, devi sapere che noi
non siamo in grado di inventare nulla. Il nostro cervello non fa altro che
andare a pescare le mille storie già esistite. La fantasia non esiste. Anzi, la
fantasia esiste.
Non ho capito…esiste o non esiste?
La fantasia è un ricordo che non ricordiamo bene. Vedila
così: se ce lo possiamo immaginare, in un modo o nell’altro, è esistito, ok?
Sì papà, ho capito!
Bravo.
*
L’ultima mutazione della forza è quella che hai visto in
Star Wars. Pochissimi uomini in tutto l’universo la possedevano e rispetto
all’epoca di Dragon Ball l’utilizzo che se ne poteva fare era decisamente
limitato.
E certo, Darth Vader non poteva mica distruggere pianeti,
non sapeva quasi neanche correre!!!
Shh, che la mamma si
arrabbia! Comunque te la faccio corta. Dopo la storia di Star Wars la
forza si allontanò definitivamente dalle capacità umane e ora la possiamo
trovare solo se ci alleniamo e concentriamo tantissimo. Ma non voleremo mai e
non sposteremo gli oggetti con la forza della mente. Ma potremo comprendere
meglio cos’è il mondo di tutti gli
spiriti. Scopriremo che la Forza non è la sola cosa interessante. Così come già
avevano capito i protagonisti della storia che ti racconterò: i protagonisti di
Dragon Ball. I primi a capire come ci si sente di fronte a un dio, di come un
dio possa sentirsi in mezzo agli uomini. Del volere impegnarsi per gli amici,
del saper perdonare e di cosa sia la passione per la vita che è la vera forza
dell’esistenza.
*
Shh, shh, fai finta di
dormire….!
(porta della camera che si ri-apre)
…sta dormendo?
Sì, gli sto solo facendo due carezzine per essere sicuro,
amore.
Ok…se fa incubi stanotte ti alzi tu.
E quando mai ha fatto incubi?
Hmm…ok.
*
Ora parliamo piano piano.
Ok, ora ti leggo un
racconto che ho già scritto di una storia che conosci già così puoi anche
dormire. È la storia di papà Gohan e del piccolo Goku.
Oh che bello. Domani
facciamo un gioco sulla storia della forza con tutti i pupazzetti di Star Wars
e Dragon Ball?
Ok amore. Ora mettiti giù
che ti leggo la prima storia. Si chiama “Il punto di vista di nonno Gohan”.